lunedì 23 dicembre 2013

La Poetessa: scappa precipitosamente senza nemmeno prendere il cappotto



Come crede di essere la tua
ragazza mentre ripensa
all'uccello di Serge.
Caro Antares,

ho una relazione con una ragazza particolare, molto interessante, appassionata di poesia. Me la sono sudata, l'ho seguita alle occasioni letterarie, l'ho corteggiata, e alla fine, dopo due mesi di corte serrata, è nata questa storia che dura da sei mesi. Ora: io inizio a trovare elementi che mi fanno sospettare di essere cornuto.
E' orrido dirlo, ma mi apro con te che puoi capire, non nel senso che sei cornuto, ma nel senso che dispensi consigli.
Eh, io qui l'altra sera ho trovato uno scritto nel suo computer con una poesia che riprende alcuni elementi di un'altra poesia, che lei aveva per certo dedicato ad un ex.
Perché lei in un'altra poesia, di tre anni fa, chiamava 'notturno angelo' e ho capito da tutto che è lui.
Senti, senti qua: l'ho copiata!

"Eri tu alla stazione?
Credo di aver visto per un attimo il tuo sorriso
in mezzo alla gente
Mi hai visto mi hai sentita?
Sapendo o non sapendo sei svanito
forse non eri tu
E così con lo sguardo incinto di te
nella notte rincorrendo la nostalgia di chi eri
ho riaperto nella memoria il libro di noi due
Pensadoti
notturno angelo
fra le lenzuola e il sogno
Cosa fai ora,
senza di noi?
Il seno che ti davo,
non era già un mondo per le tue avventure?
Sei fuggito incapace com'eri di restare
Ora questo cuore è Itaca
il cuore dietro questo seno
Con tutti i baci che non ti ho più dato
Baci nati lo stesso per te
che giocano con chi non c'è
e chi c'è sorride senza sapere cosa m'ha fatto
il tuo sorriso fra la gente."

Antares, ti rendi conto?
Io la scopavo due tre volte a settimana!!!
'sta zoccola.

Mario

Caro Mario,

la Poetessa è tremenda.
E' come la Scrittrice.
Ma anche più perniciosa.

Scappa.
Se ti domandi "avrò preso il cappotto?" - mentre scappi, passaci su e continua a correre.
Tipo Keanu Reeves in Speed.
Non rallentare.

Il mondo della Poesia è insidioso, perché per essere poeti il più delle volte basta essere un po' morbosi.
Anche io scrivo poesie, ma non faccio il poeta a tutti i costi.
Perché il poeta che fa il poeta apposta è intrinsecamente morboso.
Sai, la mia famosa distinzione fra art-isti ed artist-isti.

Per sopportare la Poetessa occorre una tenacia, un'imperturbabilità ed un allenamento che viene raggiunto soltanto da alcuni asceti dell'India settentrionale, in condizioni di durissimo Yoga.
Sai, quelli che vivono 20 anni con un tridente nel naso... cose così.

Ma poi, cos'è questa poesia?
Benedetto Croce disse che è "L'espressione di un'impressione.".
Ok, nobilissimo, ma devi pure essere Yeats o simili.
Voglio dire, c'è poesia e poesia.
Poeti veri, tranquillo che te ne accorgi, trovandoli:
te ne accorgi perché parlano con l'anima.
Ci sono poesie in cui davvero, le parole sono il veicolo dell'Anima, e non la gabbia delle idee, coem suggerisce Gibran, e allora sì, uno si commuove.
Ma per la maggior parte, i poeti sono stucchevoli tritaemozioni.
Vecchi pippaioli che rimpiangono una mignotta.
Languide poetesse con la nostalgia di un uomo a cui spappolerebbero le palle se fosse ancora con loro.
Giovani emo convinti di essere dannati.
E poi, quel 10% di Poeti e Poetesse veri.
A loro, tanto di cappello.

Ora: ascolta questa mia poesia dedicata al mocciolo:

"Io Mocciuòlo / figlio indesiderato / fratello illegittimo dei respiri / anch'io amo la mia casa / queste buie pareti / quest'albero bronchiale / volevo solo colarti nel petto / ma un giorno m'hai buttato via / soffiato nella vergogna / perché? / Fratello respiro / tu porti le parole e io caccole / caccole come cristalli di me/ tu voli e io sono reietto / tu soffi e io sono soffiato / ma io la mia casa l'amavo, lì dietro il battito del cuore / tu invece / la tua casa non sai dov'è."


Cosa ti dimostra questa poesia?
Che volendo si può poetizzare tutto.

Ma poi è chiaro che la tua ragazza si ta risentendo con questo Serge.
Cazzo, che altri indizi devi avere?

Facciamo un attimo l'analisi in prosa della poesia che mi riporti: inframmezzo la mia interpretazione.

Eri tu alla stazione?
Credo di aver visto per un attimo il tuo sorriso
in mezzo alla gente

(E vabbè. Stava alla stazione, ha visto questo ex)

Mi hai visto mi hai sentita?
Sapendo o non sapendo sei svanito
forse non eri tu


(Lui appena accortosi della presenza della Poetessa, s'è dileguato terrorizzato)

E così con lo sguardo incinto di te
nella notte rincorrendo la nostalgia di chi eri
ho riaperto nella memoria il libro di noi due
Pensadoti
notturno angelo
fra le lenzuola e il sogno

(Ditalino. Classico.
Probabilmente ha imitato un pochino l'idea di "Poesia Illeggittima", di Vivian Lamarque.
Perché Antares vostro si intende ANCHE di poesia. Please.)

Cosa fai ora,
senza di noi?
Il seno che ti davo,
non era già un mondo per le tue avventure?
Sei fuggito incapace com'eri di restare

(Lei voleva vincolarlo a sé massacrandolo di spagnole. Ah, il mitico titjob, balsamo del Mondo. Ma lui, furbo, le ha fatto il gesto dell'ombrello ed è fuìto. E' avveduto Serge. No come te che te la sei accollata.)

Ora questo cuore è Itaca
il cuore dietro questo seno
Con tutti i baci che non ti ho più dato

(Je manca tanto er pezzo, e lo ri-membra.)

Baci nati lo stesso per te
che giocano con chi non c'è
e chi c'è sorride senza sapere cosa m'ha fatto
il tuo sorriso fra la gente.

(Ecco, Mario, questo sei tu. Tenero, pacioccone come er panda del WWF.
Povero Mario.
Porello.
Cornuto fra lenzuola e sogno.)

Mario, mollala: de che morte devi mori'?
Lasciarla con un vaffanculo catartico, o essere lasciato da lei per Serge?
Ma anche se restaste insieme... ma insomma, saresti cornuto ad dishonorem.

Propongo io una poesia: parla di te che sfanculi la tua poetessa, e poi andiamo a donne:

Er Sor Mario una sera
prese una decisione de franchezza:
da sloggia' la poetessa
e esci' co 'n amico e quarche regazza.

Je disse vai, vai a cerca' er soriso
der Sor Sergio ala stazzione
Fai pure la poetessa e la paroliera dell'emmozione
Ah ma io pe' nun sape' legge ne' scrive
t'ho gia ammollata:
io te manno affanculo
e me rinvento la vita e 'na serata!

Ah nun te abbastava la ceppa
che te davo aregolare
Nun t’abbastava
la bona lena de ‘sto regazzo
E fai la nostargica che scruta er Mare
Bocce de Itaca, Penelope de ‘n artro cazzo!

Ah ma Mario nostro oggi s’è risvejato
stasera esce co’ er sor Antares
e du’amiche un po’mignotte
esce coll’amico suo illuminato
e co’sti du’Angeli dela Notte!

E daje che ce aspetteno li Castelli amico mio
er Sor Mario già se ‘mbelletta
All’arbremagìc ciò penzato io
Che già t’aspetto dentro l’Alfetta"



(Non posseggo alcuna Alfetta.
Facio lo gran juramento
di portarti meco a donne.
Ho una Matiz nera di nome Panterilla.
Umile, diligente, ammaccata.
Una volta ha anche rischiato di esplodere.
Però Alfetta faceva rima, e poi evoca quell’atmosfera vintage,
come infatti fa anche il Silvestri in una canzone.
Insomma, vengo a prenderti con la Matiz.
Devi capire che quel che dico è metà scena, e l’altra metà è cazzeggio.)

Fammi sapere!
E SALVATI!

Forza & Onore

Antares











lunedì 16 dicembre 2013

Pingu e la Zozza


Cosa c'entra Pingu? Lo scoprirai.
Caro Antares,

leggo tutti i tuoi articoli e su certe cose mi hai terrorizzato!
Non ho mai avuto molte esperienze, e vivo in una famiglia in cui le donne sono molto religiose, e solo da poco, da un annetto o due, mi trovo a constatare come siano sveglie e inaffidabili le ragazze di oggi.
Ora devo uscire con una ragazza molto carina, martedì sera, e vorrei qualche consiglio.
Come posso capire se è poco seria?
Come posso capire, da qualche indizio, se è una per cui non vale la pena di crederci troppo?
Lei veste spesso in modo provocante, ha belle gambe, le mette in mostra, veste molto provocante, ma questo non è un dettaglio indicativo forse...no? Una mia amica sembra tanto sfrontata per come veste, ma è serissima e si nega a tutti… forse è vero che non si può giudicare dal vestire.
Lei, quella con cui uscirò, sembra una tipa a posto, ragiona anche bene, ad esempio mi ha chiesto se sono serio nei sentimenti, insomma, è una che per tanti versi sembra avere la testa sulle spalle.
Poi io non è che sia così esperto di corteggiamento, secondo te com’è meglio porsi alla prima uscita?
Vorrei che lei capisse che sono proprio io il tipo serio che cerca.

Paolo

Caro Paolo,

che bella cosa. Esci con una bella gnocca, atmosfera alla Sei un Mito.
Bello Paolone!
Tappetini nuovi Arbre Magique!
Ottimo.

Interessante ciò che mi chiedi.
Be’, Paole’, innanzi tutto dovrei anche vederti in volto: sappiamo che non tutti sono adatti a certe tattiche, e l’ideale sarebbe anche vedere il tuo Tema Astrale; ma per ora, anche senza sapere queste cose, possiamo comunque azzardare dei consigli naturalmente.
Andiamo per ordine:

L’ABITO E LA MONACA

Abbigliamentisti contro metatessili.
Pregiudizi al dritto e pregiudizi al rovescio.
Infatti l’errore sta nel verso in cui intendi la cosa:

l’abito non fa la monaca, ma questa frase è da intendersi non a vantaggio delle succinte, bensì nel senso opposto: ossia può essere zoccola anche una in borghese.
Quindi non devi eliminare il pregiudizio sulle provocanti, bensì estenderlo anche alle donne ammodo!
E’ una finezza che non tutti hanno capito.

Gli adulterii più depravati e splatter di cui ho notizia furono commessi da tranquille ragazze di casa, che non vestivano mai in modo provocante; nonostante questo, una donna che veste in modo provocante, se non è zoccola, quantomeno vuole provocare.

Nessun animale sfoggia la livrea dell’amore senza motivo.

Se poi la tua amica che veste spesso succinta è seria, o rifiutante, flagellante, frigida o casta per blocchi suoi, sono fatti personali: la cosa certa è che, se veste da zoccola, è quello il messaggio che vuole dare.
Magari per inganno, ma vuole darlo.
Forse vesta da zozza per insegnarti ad andare oltre le apparenze, ma di certo lo fa sapendolo.
Nessuno fa cose senza motivo.

Capita spesso: se ne sentono tante salmodiare frasi fatte a riguardo:

strappone con super push-up catarifrangente e cremacorpo ai feromoni di vacca, che sostengono di essere fraintese in quanto solari e troppo ingenue.
Magari il sindacato dei postriboli di una favela brasiliana ha telefonato alla comitiva per prendere formalmente le distanze dalla vostra amica, ma lei continua a sostenere che il problema sia la sua solarità.
Poi ci sono quelle che ti dicono che se le guardi con malizia sei un ‘morto di figa’.

(Con buona pace loro, è dimostrato che il circuito psicofisiologico che si attiva in noi davanti ad una bella donna è appetitivo-consumatorio, come davanti a cibo, droga o altro bene che rende famelici.
Non serve essere morti di figa o poco evoluti per patire l’effetto di una strappona: basta essere sani.)

Diffida delle tiritere delle donne quando tentano di fare le gnorri:
loro notano subito se una rivale è provocante, zoccola qui zoccola lì, e poi, miracolo, non capiscono una cosa semplice come questa.

Punto 2: l’indizio più sicuro: LE PREDICHE SUL MORALISMO ALTRUI.
Stampatelo bene in mente:
a meno che non viva realmente in un paesino privo di televisori gemellato con una comunità hamish, quando una donna inizia a lamentarsi del moralismo imperante è segno che prende cazzi al metro.Proprio tipo merceria.
“Signori’, voleva 20 cm, so’ 22. Lascio?”
“Ok lasci pure.”

Alcune frasi devono farti scattare l’allarme.
Tipo le lamentazioni sui giudizi: “Se vuoi giudicarmi devi camminare prima nelle mie scarpe”;
"ci sono tante che giudicano le altre ma sono le prime a essere finte santarelline.";
“Non capisco perché una debba essere giudicata solo perché…”;
“Se c’è una cosa che odio è la gente bigotta”.
Se senti anche un accenno di queste cose, inizia ad accettare l’idea:
è 'na zozza.


Senza appello.
Se no non avrebbe la coda di paglia.

Appena una ti dice "Io non capisco la gente bigotta",
dille direttamente:
"OOOOK. Dai. Spara. Chi ti sei scopata di recente?"

Infine, mi chiedi due consigli su come porti.
Mmh.
E due te ne do:

1 – La Legge di Pingu;
2 – la Legge dell’Immunità Territoriale.


1 – Non cercare di dimostrarle niente a parole.
Ad esempio, non cercare di “convincerla” che sei un buon partito, o che è “sensato” continuare ad uscire, o che non deve uscire con un altro.
Non funziona quasi mai.
Le donne non sono quasi mai sedotte dai ragionamenti.

Non si fanno affari mercantili con l’Amore.

Per dar da mangiare al bimbo, non serve spiegargli il metabolismo umano, devi fargli l’aeroplanino col cucchiaio.
La donna, come il neonato, percepisce te più che i tuoi ragionamenti.
Percepisce il carisma personale, oppure l’ironia, la presenza di spirito, lo humour, ma nessuno ha mai scopato una donna per via dei ragionamenti.
Succede solo alle allieve innamorate dei professori, o alle fan degli scrittori, ma anche lì è più carisma che logica.
Faje la supercazzola dell’amore!

Quindi ricorda: simpatico, arguto, leggermente irriverente, e completamente scevro da ragionamenti verbosi.
Più espressività che parole.
Allenati a trascendere le parole, ad esprimerti a suggestione.
Tipo PINGU.
Però più ironico, più virile.
Ok?


PS: ah, detto per inciso… se dice che cerca un tipo serio, significa che è abituata ai tipi inaffidabili. Quindi, che è fatalmente attratta dai tipi inaffidabili. Ergo non la dà quelli seri, ergo la darà a John Dillinger nei cessi di una banca appena svaligiata. Questo tanto per chiarire sulle donne che cercano “tipi seri”.
Preparati.
Sta per scappare con Dillinger.
Ecco, ecco Dillinger che arriva! Ha ha ha ha!!!!


2 – Non andare MAI sul territorio delle ragioni femminili.
Lì giocheresti in casa loro.
Quando una donna ti fa una domanda insidiosa, tipo domande sull’amicizia, la serietà dei sentimenti, la tua posizione sull’adulterio o altre trappole donnesche, tu destreggiati senza cercare di rispondere sul suo campo, ma sul TUO!
Non parlarle di serietà, non seguire la sua insidiosa analisi... buttala a ridere.
In fondo, per rispondere davvero che dovresti dirle?

“Sbrigati a farmi capire se ci stai, che se no sarei ancora in tempo con l’amica tua” ?

Perché spesso la verità è quella.
E allora ti troveresti a dire frasi vaghe, mediocremente rassicuranti, con voce bassa, voce alla Zoff.
"Maaaaaa... io sicuramente diciamo.... cerco sicuramente una storia seriaaa...."No, no.
Sdrammatizza, faje la supercazzola, basta che non inizi a parlare maldestramente femminese.

Meglio Pingu.

Parleremo in un prossimo post dell'Arte sublime e segreta del Dire Sfondoni.

Fammi sapere!

Forza & Onore!

martedì 12 novembre 2013

Liberarsi della Canara: simil similiabus curantur

Caro Antares,

sto da sei mesi con una ragazza che vive per i cani. Quando all’inizio mi chiese “Ma tu vuoi bene agli animali?” – pensavo che fosse semplicemente amante della natura, ma poi… l’incubo!
E una volta non si esce perché deve stare coi cani.
E una volta sono insensibile perché cambio discorso quando parla del canile.
E una volta mi dà dello stronzo perché un amico fa una battuta sui cani e io non li difendo abbastanza.
Ti rendi conto che rompe i coglioni anche a chi vuole adottare un cane se avanza pretese sulla taglia e sulla razza? “Un cane devi adottarlo perché è un cane, non fare shopping” – dice.
Una volta voleva far adottare a un amico mio, che voleva un animale domestico, un cane mezzo lebbroso e anziano; all'imbarazzato "mah devo pensarci" del mio amico, è insorta dandogli del consumista insensibile, incapace di amare un animale tanto degno di amore.
Una volta ho obiettato timidamente sull’antipatia di uscire sempre con lei che ha una bustina di merda raccolta che le pende dalla mano, e mi ha dato dell’insensibile.
Ma non ho criticato il cane, dico però che non siamo costretti a vederci sempre con lui (e la merda che ne consegue) appresso!
Chiedo tanto??
E spesso fa paragoni morali e affettivi fra me e i cani!
"un cane non farebbe mai questo, un cane non farebbe mai quest'altro".
Cosa pensi della teoria per cui le animaliste hanno problemi affettivi con gli uomini, che mascherano con la dedizione ad animali non umani?

Will

Caro Will,

oddio la canara.

Oddio la Canara Pura no.
Tremenda.
Sei incappato in una delle categorie di donna più terribili del Kosmos.

Premetto che appunto, io amo gli animali.
Davvero, raccolgo lucertole da sempre; tutti i gechi sono i miei; faccio amicizia con bestie come pipistrelli, ragni, falene, gatti, cani, scorpioni, lumache, salvo anche gli insetti caduti in piscina quando vado a nuotare; mi piace anche l’equitazione; se trovo un cerambice in casa, lo prendo con un bicchiere e un foglio di carta messo sotto, e lo libero fuori dalla finestra.
(Il Cerambice è un insetto bislacco che emette curiose urla quando è allarmato)
Magari viene subito mangiato da un altro animalaccio, ma sono cazzi suoi, io l’ho liberato.
Ho tenuto in casa una vipera, da piccolo, per la gioia di mamma (era il 1994).
E innumerevoli scorpioni, di volta in volta in barattoli, bicchieri o altre trovate.
Se incontro per strada un cane ci parlo.
E così via.
Ma in tutto ciò, vanno tenute presenti due cose:

1) Sono un animale che si rapporta ad un altro animale: sono bestia anche io;
2) Con le bestie come coi bambini: simpatia, attenzione, e un sobrio non rompergli le palle.

Io e la chihuahua della mia fidanzata.
Infatti è lo stesso coi bambini: mi sono simpatici, racconto loro storie, ci gioco, ma niente cretinerie.
Salubre.
“Ciao Cane!” – o “Ciao Bimbo!” – ma senza lambicchi melensi.
Non rompere le palle, e non tagliarle, anche: l’idea di castrare una bestia per vezzeggiarla a palle rimosse mi sa di presa per il culo.

Davvero, amico…. Un cane in Natura ha un territorio bello ampio (qualche ettaro), vive da bestia quale è, tromba le cagne, si azzuffa o si allea con altri suoi simili, e seppellisce la merda dove gli pare.
E così dovrebbe vivere.
Invece solitamente la Canara ha una configurazione del tutto diversa.
Vediamola.

Innanzi tutto, parlo di Canara perché, per via dell’innato sciamanismo da strega delle donne, è più facile che sia una donna ad avere al seguito cani, gatti e altre bestiole domestiche, tipo Artemide o Ecate. Intendiamoci, Fauno e Dioniso sono maschi, e Shiva anche è definito Pashupata, “Signore degli Animali”; però non sono Canari nel senso che intendiamo noi parlando della tua ragazza.
(a proposito, pensa che una dea mesopotamica dei cani si chiamava BAU. Curiosità.)
La modalità di rapporto maschile, con animali ed altri uomini (o anche: con uomini ed altri animali come noi) è amichevole, cameratesca: un uomo in genere, se non è complessato, sa convivere con le bestie da pari, senza nevrosi.
Da pari, nel senso di amicizia; e meno da pari ricordando che sono comunque animali diversi dall’uomo, coi loro pro e contro.

Noi avremmo, di base, il rapporto coi cani che ha Tomas Milian col cane Geremia nel film Il Lupo e l'Agnello.

Nella Canara si unisce il senso civico del Femminile alla ferocia isterica del Femminile.
Un mix tremendo.
La donna, per via anche della sua complessità affettiva, dei suoi bisogni e della forasticità emotiva che la caratterizza nelle fasi misandriche, è molto, molto più portata ad essere Canara o Gattara.
Ma la tua ragazza è canara, quindi parliamo del tipo “canara”, che differisce dalla gattara soprattutto perché la sua psicopatologia fa leva su una pretesto che i gatti non offrono: il credito affettivo!
La canara ha una formidabile leva a riguardo: ella può farti pesare l’affetto del cane, laddove una gattara ha solo una tribù di oziosi felini dalla fama di menefreghisti. Anche i gatti possono essere coccoloni e amare il padrone, ma non hanno quella fama di santi perenni che hanno i cani.

La Canara non ha ritegno:
ti infligge il suo amore per le bestie con un’ombra di sadismo.
Quando mostra noncuranza per le maniere umane, o sfoggia il suo sandalismo militante, in realtà sta provocando e sfidando l'Uomo, anche se non lo dichiara e vorrebbe passare semplicemente come soggetto alla mano, frugale e con una ricca coscienza planetaria.

° E’ quella che ogni tanto esige l’obolo emotivo, sbattendoti in bacheca su Facebook foto di cani abbandonati, feriti, mal(in)con(i)ci, soprattutto in orario pasti. Ti fa venire orrendi incubi con protagonisti cani bruciacchiati che nemmeno in un livello di Resident Evil.
Per lei, te devi accolla' er cane lebbroso e moribondo!
Nun ce stanno scuse!
Te becchi er cane sfigurato!
Ma è astuta:

Sa bene che un cane, con un solo sguardo colmo di blues, può farti sentire una merdaccia qualunque cosa tu stia facendo: prova a mangiare un piatto di pasta con un cane vicino, e lo noterai.
Il cane ha quell’aria affettuosa-bisognosa che ti spinge a dire “Ebbasta! Sto mangiando, perdio!! NO, non mi sento uno stronzo! E’ inutile. Toh, magna ‘na forchettata e vai. Ciao.”
La Canara vive di questo.
“I cani ci amano, e tu pensi solo a magna’.” – è il messaggio, estensibile a tutto.
Anche se non hai colpe, nella vita, la canara te li induce con l’irrazionale argomento della bontà del cane, di fronte a cui qualsiasi tua condotta sfigura.

° E’ quella che è nonviolenta formalmente, ma capace di ideazioni omicide in grado di turbare Torquemada. Magari è pacifista e perfino insensibile sul piano emotivo umano. Non ha pietà di te, pover’uomo in problemi umani, ma allucina castrazioni, torture e scuoiamenti per chi maltratta le bestie.

°E’ quella che, siccome un cane è fedele, allora il cane è meglio di un uomo.
Eh, lui non è come un uomo!
“Il mio cane è diverso” – parafrasando una pubblicità.
… Ma grazie al cazzo, è un cane! Ragiona da cane. Ha MOLTE differenze con un uomo, mica solo quella. E poi è fedele a TE, ma non alla cagna, dato che tecnicamente è più monogamo il lupo che il cane, in Natura.
Insomma, i cani si trombano anche le parenti! Vuoi paragonare quel povero Cristo del tuo ex, che se n’è andato con motivazioni umane…. con la condotta di una creatura promiscua e incestuosa, che però siccome ti fa le feste quando rincasi, dev’essere il modello etico generale dell’uomo?

° E’ quella che umanizza e idealizza l’animale senza accettare l'animalità dell’uomo : ogni tanto se ne esce con qualche amenità tipo gli onnipresenti Indiani d’America (citati da tutti, conosciuti da quanti? - Domanda) o edulcorazioni opinabili (tipo definirsi una lupa ed essere vegana).
Ignora, delle bestie, abitudini poco umane o scomode per i suoi ideali platonici: ad esempio, il fatto che in Natura in gran parte le bestie si accoppiano e si sbranano in continuazione.
I cani, in fondo, quando si incontrano o si aggrediscono, o si annusano il culo per poi montarsi.

Il che, ora che ci penso, non si discosta molto dalla mia condotta.

Come dice Califano:
“Ma piango / quanno casco nello sguardo de’n cane vagabondo
Perché / se somijamo in modo assurdo!”

Lei no: se sei aggressivo e hai un pensiero “forte”, sei un infame guerrafondaio; solo il suo cazzo di cane sacro può essere divinizzato.
E’ per l’appunto una filosofia a cazzo di cane.

° E’ quella che, siccome il cane è buono e fedele, DEVI sopportare qualsiasi angheria da lui:
le fulgide doti morali del cane (cioè, biecamente tradotto, il fatto che è l’unico ad esserle devoto) scavalcano per lei qualsiasi decenza umana, per cui in casa sua sei costretto alla cinomachia ed è un tuo problema, non suo.

Un mio amico che ha la ragazza canara, durante i weekend la va a trovare:
in quei due giorni vorrebbe scopare e poi dormire il sonno del giusto insieme a lei, invece si trova ostaggio della belva, che lo guarda in cagnesco (giustamente, essendo cane)e lo assale ad ogni ingresso.
Adottalo... e dai... vedi come te guarda?
E' 'n cucciolone! Solo perché è indemoniato
lo discrimini? Insensibile!
Inquietante anche il nome della creatura, Medy, diminutivo ridicolo di Diomede, nome voluto dal nonno amante dei classici, e corrotto in Medy a vezzoso uso delle donne della famiglia.
Quando penso al mio amico alle prese col feroce Diomede, mi vengono in mente quelle raffigurazioni mitiche tipo La Forza dei Tarocchi, o Eracle col Leone Nemeo o con Cerbero.
Poraccio: lavora 5 giorni a settimana, va a riposare e godere il weekend dalla fidanzata, e lì convive con la fiera, e con la sua innata violenza.
Diomede, inoltre, una volta che gli ha sentito addosso l’odore di una cagna di amici, ha anche avuto un raptus sessuale. Che triste sorte: a scelta (del cane!) sbranato o violentato dal cucciolone di casa.
Ha due palle grosse come due kiwi, Diomede.
Inquietante.
Il mio amico sta sviluppando attitudini da antilope, a forza di stare con la bestia:
mangia, si accoppia rapidamente e fugge.
Una configurazione mentale da erbivoro.

There’s no easy way out.

Nel rapporto con la Canara, insomma, avrai sempre un odor di torto: subirai la situazione ma nulla di te potrà mai colmare il “debito affettivo” che a priori hai verso il cane sacro.

Poiché il mio consiglio è il consiglio di un animale, ti dico:
fai tu il cane.

Adotta davvero principii animaleschi.
Alterna ozio e ferocia, cerca di montarla senza preavviso, mangia sguaiatamente.
Annusa il culo delle sue amiche e cerca l’approccio sessuale con loro, con aria allegra.
Montale lo stinco, la coscia, insomma dove arrivi.
Guardandola sorridente, come a dire "sono bravo eh?".
Scatta contro chiunque la guardi in giro per strada, sbraitando al minimo incrocio di sguardi.
CANE.
Oh sì, finalmente il cane sei tu.

Ti libererai della tua ragazza in un baleno.
Io e 'n amico mio. Er cane è 'n amico. Ne' peluche ne' martire:
'n amico.
Infatti le animaliste hanno quasi tutte in comune una paradossale intolleranza per l’animalità maschile.
Finché si tratta di idealizzare un golden retriver, ci stanno.
E’ innocuo per loro.
Quando si tratta di avere a che fare con un fidanzato cane, allora hanno un rigurgito illuminista e civilista, e diventano maestrine civiche col dito sempre alzato, e finalmente potrai dire:
“IO SI’ CHE RAGIONO DA CANE! Io e il tuo cane sì che andiamo d’accordo. Maledetta rompipalle!”E ti troverai una ragazza coi pesci rossi.

O quantomeno, con i cani, ma che non li antepone all’umano.

Forza & Onore!

PS:
ti saluto con questo testo di Califano:

PIERCARLINO

E' sempre così, tu stravaccata a letto,
io a fa' nottata, ar freddo, giù de sotto,
pe' corpa de 'sto cane maledetto,
che se nun scenne caca ner salotto.
Mo' poi vo' fa' le corse nel viale
insieme a me, chi perde è 'n animale!
A vorte incontro gente e me vergogno
ma si 'n coremo lui nun fa er bisogno.
Quanno je scappa è sempre mattinata,
l'avesse mai 'na vorta anticipata.
Spacca er minuto, ar primo chiaro 'n cielo,
pare che c'ha la sveja sotto ar culo.
Chi se lo scorda er compleanno tuo
"Comprami un cagnolino amore mio!
Gli starò dietro, ha la parola mia"!
Sei stata dietro a li mortaccia tua.
Da quanno 'st'animale s'e accasato
nun ho dormito otto ore di filato
e si consideramo che c'ha 'n anno
secondo te quando ripijio sonno?
Fra dieci dodic'anni, quanno more?
È ner frattempo dovrei pure core?
Prima de fa' 'sta fine io t'ammollo,
che c'hai 'n gelone ar posto der cervello!
Me casca 'n po' de cenere per tera
e in du' minuti fai scoppià la guera,
vomita er cane sopra li cuscini,
"Povero amore, ha male agli intestini"!
"Mio Dio, cosa ha mangiato giù al viale?"
Le palle de mi' nonno cor caviale!
Io che ne sò' che magna 'st 'imbecille
e che me frega a me se c'ha le bolle!
Me frega più che da quasi 'n annetto
me chiamano "Er frocione cor cagnetto"
co' tutti quei riccetti, quer nastrino,
quer nome che j'hai dato: "Piercarlino!"
Ma poi chiamallo un cane "Piercalino"
senza fa' 'nsospettì chi t'è vicino?
Co tanti nomi belli, si ce penso,
potevi, che ne so, chiamallo... Stronzo!
Come perché, perché nun c'ha mai sonno...
perché me fa' venì sempre l'affanno...
Stronzo perché nun me fa' più dormire,
Stronzo perché nun caca si nun corre...
È lungo un parmo, arto mezzo sordo,
e fa' casino più de 'n Sanbernardo!
Ch'è maschio poi c'è ancora d'accertallo,
nun j'ho mai visto l'ombra de 'n pisello
ne' fra li peli 'n mezzo a le gambette
je so spuntate mai due-tre-pallette
Hai fatto tutto te; "com'è carino"...
"è maschio? ... lo chiamiamo Piercarlino!"
"Sono la tua mammina, Piercarlino
e questo qui sarà sarà il tuo paparino,
caro il mio cagnolino ... che bel pelo..."
E paparino, ce l'ha avuto 'n culo!
Giù ar viale, pe' accertamme der suo sesso,
je stavo a mette 'n po' le mani addosso;
me sento sfotte' da 'n amico mio:
"Je voi da' 'n bacio! Te lo reggo io!"
Capito come me so' sputtanato?
'Mo pure frocio 'e no me 'so stufato,
domani notte me ne resto a letto
er cane se cacasse pure sotto!
Pisciasse sui divani ner salotto,
svejasse quelli dell'interno 8,
morisse de cimuro tutt'a 'n botto,
mica posso annà avanti a fa' 'sta vita!
Ecco la morte, la porpetta avvelenata!
Queste so' idee ma tocca realizzalle,
'sto zozzo me lo levo da' le palle.
Già piagni... sei distrutta dar dolore
te immagini si Piercarlino more?
Carma, ma la porpetta s'a' dà fare
perché si tu voi er cane ar posto mio
vado a fa' 'n culo e me la magno io

lunedì 21 ottobre 2013

Frasi che un uomo dice, e frasi che un uomo non dice

Mi scrivono due donne con due perplessità speculari: una sorpresa dalle esitazioni del fidanzato (di un'altra), e una sorpresa dalla rozzezza effettiva di un altro.

Caro Antares,

mi chiamo Monica e scrivo da Perugia.
Ho una storia con Mario, mio coetaneo, 28anni, che ha una relazione anche con un'altra ed è un tira e molla continuo, fra lui che non sa decidere e io che aspetto che lui scelga me. Io sento che il nostro è un amore vero, lo so ora dirai che sono una scema, lo so lo so, ma perfino una veggente mi ha confermato che non sbaglio:
dalle Sibille ha visto che lui è LUI, davvero, e che ha una paura fottuta dell'amore e lo sa benissimo in cuor suo che con me è felice.
Dice che entro sei mesi, massimo un anno, lascerà l'altra e (mi sembra troppo bello per essere vero ma voglio crederci anche per non impazzire) si parlerà addirittura di una vita insieme.
Le ho detto "Ma stai dicendo che mi chiederà di sposarlo?" - ha detto "Potrebbe anche.".
E a me lui aveva fatto un discorso, lungo, con tanti giri di parole, in cui aveva parlato di una "vita insieme".
Ma allora cosa aspetta? A parte quello che ha detto la Sibilla, ora dico direttamente a te uomo, a te sincero: PERCHE', perché, perché non sapete scegliere?
Se amate una donna, perché non la scegliete?
O forse non mi ama. O non sa di amarmi. Lui non sa di amarmi.
E' proprio così.
Ma ci vuole tanto ad accorgersene? Costa tanto accettare un sentimento?
E riguardo alla cosa dello sposarlo: costa tanto a un uomo ammettere di voler sposare una donna?
Come ragionate?

Monica

Caro Antares,
mi chiamo Marika e scrivo da Roma.

L'altra sera un ragazzo ha toccato il fondo dicendomi una cosa orrenda, sub-umana.
Mi viene dietro da due mesi, ci conosciamo da un annetto e mi sembrava amichevole e intelligente; io gli ho detto in vari modi che voglio solo amicizia, e lui non capisce. Di fronte al mio ennesimo rifiuto, mi ha detto due cose che mi hanno schifata a un livello che forse non voglio più vederlo, e mi chiedo se mai mi sia stato amico: ha sbottato:
"Oh, e insomma, vaffanculo, ma che ti costa? Sei stata anche con Matteo che nun se po' véde... esci tutte le settimane a fa' la zoccola co le amiche tue, e rompi le palle a me?"
CHE MI COSTA!??
'ZOCCOLA'!?? ma come si permette?
SONO STATA PURE CON MATTEO!?? (un ragazzo bruttino ma interessante)
Ma che è una svendita della mia sessualità??
E io devo rispondere a lui se esco o se mi vedo con un altro?
Ma ti rendi conto?

Marika


Cara Monica,

Sì, mi intendo anche di carte, ma per mia scelta e presa di posizione non le uso in modo predittivo bensì in modo psicomagico-risolutivo.
Ma ne parlerò anche in un altro post, più estesamente.
Veniamo al punto relazionale:

la veggente ti ha detto forse uno di quei responsi sibillini da interpretare in chiave enigmatica.
Siamo al livello di
"Ibis redibis non morieris in bello"
o "se andrai in battaglia distruggerai un grande regno"
o "io vedo una grande vittoria e i tuoi nemici che si riveleranno a te".
Infatti la cosa che ti ha predetto è doppiamente folle:

1 - Come ho già detto ad un'altra amica, lui NON HA problemi a scegliere.
Lui ha scelto: ha scelto di scoparvi ambedue, fino a quando non sarà costretto a mettersi con una delle due da cause di forza maggiore, ricatto, od ordine perentorio di una divinità che compare all'improvviso. (Ma anche nei confronti di una divinità può sempre prendergli uno slancio titanista che gli fa dire "NO!")
Questo perché se può, e se non è davvero molto innamorato, un uomo non si priva di una gnocca in più, e soprattutto:

2 - tendenzialmente e primariamente, un uomo non ha l'impulso a chiedere a una donna di sposarlo al più presto, salvo particolari casi (come un innamoramento violento, un bisogno di sancire l'unione con quella donna per clamorosa eccezionalità, o un attimo di cazzeggio in cui la si spara grossa).

Anche in Astrologia, il culto della Coppia si trova in VII Casa, settore associato alla Bilancia, Segno venusiano e quindi femminile (ben lo spiega ad esempio Lisa Morpurgo).

Scusa, rifletti: hai mai visto in TV quando uno chiede a una donna di sposarlo?
Perfino nelle commedie rosa più stucchevoli, egli assume l'aria di uno che si costituisce alla Polizia.
C'è un punto in cui il protagonista, dopo una serie di peripezie, con aria più arresa che innamorata rilassa le spalle ed esala:
"Mi vuoi sposare?"

E quell'espressione unisce tutti: che sia Colin Firth o Ricky Memphis a dirla, la faccia è la stessa: è il volto di un uomo che si sta costituendo.

Il servizio giornalistico dovrebbe dire:
"CATTURATO il superlatitante Mario, dopo un anno di scopazzamenti rubati." - inquadratura sul Mario vestito da sposo che si copre il volto col bavero della giacca, sottobraccio a suocera e moglie - "Da dodici mesi, il fuggiasco dava filo da torcere a Monica, ma un'operazione incrociata di amiche, intercettazioni, interrogatori, minacce ed indagini coordinate da Monica, lo aveva messo all'angolo da giorni.
La sua fuga è finita stamattina. Dovrà rispondere di poligamia, truffa e resistenza a Pubblico Sposalizio."
Dai, davvero.
Dice bene Chris O'Donnel ne Lo Scapolo d'Oro:
"Hai vinto. Stringi le chiappe e vai."

In fondo un anno è parecchio per accorgersi quanto ti interessa una donna.
Essù. Quanto ancora vuoi dargliela a buffo?
Ut usque?

Passiamo a Marika:

Marika, il tuo amico sfigato (ossia privato della tua fica) ha ragione.
Non che tu abbia torto - ma lui ha ragione nel suo ruolo.
Un uomo ha fame e sete di fica, devi capirlo: la nostra sete esistenziale di Sesso, unita alla ridicola facilità con cui un uomo si concede una scopata come fosse un supplì o una passeggiata, rendono quasi incomprensibile il vostro tirarvela.

Veramente, come dice Covatta, certe donne dovrebbero avere due fiche: una da tenersi stretta stretta come piace a voi, e darla a gente selezionata (tipo un selezionatissimo avanzo di galera, classica scelta di quella che seleziona molto, quasi matematico) e una da dare a tutti per gioco.
L'idea che una donna possa non voler scopare per gioco è aliena.
E siccome un uomo evita sessualmente solo le donne molto brutte o molto sgradevoli o pazze (e nemmeno sempre!), l'ingenuo vedendosi rifiutare con tanta inflessibilità si chiede:
"Sono COSI' orrido?"

Marika... eccheccazzo, insomma: sei stata pure con Matteo! Allora non è nemmeno un fatto di bellezza.
Ti rendi conto? Sei stata pure/perfino cor sor Matteo!

Tantopiù che lui, l'amico pretendente, magari si impegna a invitarti a caffè, aperitivi e passeggiate, e tu lo eviti adducendo motivi assurdi: malattia, studio, esami che durano 2 mesi, o morte momentanea, eccetera.
Poi lui apre Facebook, ti vede ogni Sabato che bevi come un minatore russo e ti fai la foto abbracciata col negrone della serata Salsa, e allora gli parte un vaffanculo.Un vaffanculo diaframmatico, che ha origine dal Dan Tien basso o "Hara", tre dita sotto l'ombelico, come il Kiai del Karate.

Ogni uomo è cinocefalo, su certe cose.
Hai presente il cane quando si attacca
alla gamba? Ecco, quello.
Accettalo SENZA stupore.
Cerca di entrare un attimo nei suoi panni, nel suo mondo da eroe dannato dell'amore:
ai suoi increduli occhi, sei una che, dopo due mesi di carinerie e vezzeggi, lo odia tanto da non voler nemmeno, che so, metterti un attimo nuda sul letto e fargli fare un giretto. "Che poi" - pensa lui - "Male non fa. Mica ti torturo. 10 minuti, zic zic... e che sarà mai!"
Lo immagino che si masturba piangendo, si guarda il pisello:
"Non sei così male... sig sob sniff."

MA E' OVVIO che non devi dargliela se non ti piace!
Ovvio.
Però sorvola comprensiva. Magari lo eviti, ma capiscilo.

Poi ci sono gli uomini che non capiscono questa differenza, e se ne meravigliano, e gli uomini che la capiscono, e sorvolano questa differenza con nobile tolleranza e accettazione delle regole del gioco.
Quindi qual è la differenza fra uno che va oltre e il tuo amico?

La differenza è solo di stile: l'amico tuo si meraviglia e protesta, uno più comprensivo NON si meraviglia e insiste in altri modi per scoparti.
Come vedi, la pulsione di base è identica, ed anche il non condividere le tue fisime.
Quindi abbi pure tenerezza per il tuo amico, ma non pensare che un uomo più colto o raffinato la pensi diversamente: per noi, siete sempre le nostre irresistibili, dolci, complicate pazze troie da convincere.

Forza e Onore!

Antares

domenica 8 settembre 2013

Una donna per amico: Antonio e la prossemica di Mirko

L'amica del cuore sognata da tutti:
figa, apparentemente spartana,
segretamente innamorata.
Caro Antares,
ho letto uno dei tuoi post che mi ha fatto davvero annuire: quello dove dici che essere amici di una donna paga poco, anche in termini umani (lì portavi l’esempio dell’amica che sparisce).
Io ho un’amica “del cuore” da quattro anni, e mi rendo conto di essere tutto sommato uno sguattero dei suoi affetti: tirando le somme, noto che mi ha sempre cercato per interesse, e interessi per giunta egocentrici e tediosi. Allora, io l’altro giorno l’ho sentita dopo due settimane che era sparita.
Ok, stai in vacanza. Però fatalità quando era single mi chiamava tutti i giorni, ora sta con un certo Mirko e o non mi caga per niente, oppure se chiama, chiama per sapere di Mirko.
Tu dirai: ma come…? Ce l’ha lì!
Sì, ma posso sempre ritrovarmi una foto su whatsup che ritrae una decina di persone: cos’è? E’ una piazzetta dove Mirko sta vicino a una tizia. Il messaggio dice: “Da come le sta vicino secondo te può essere una che gli piace?”.
Ma li mortacci sua.
E pensare che quando era single, mi scassava i coglioni continuamente, e una volta che ho provato a baciarla per leggerezza mi ha detto che si sentiva tradita. Pazienza, amici amici, la sono andata a prendere in culo alla luna quando non aveva la macchina, le ho portato i bagagli al cambio casa, ci sto sempre per lei, e vaffanculo lei non ha mai fatto un cazzo per me!
Ora riappare per sapere che significa l’atteggiamento posturale di Mirko.
Ma sarai stronza?

Dammi ragione, nobile Antares, paladino amico.

Antonio


Caro Antonio,

hai perfettamente ragione.
E’ lei che è folle.
O, se pure volessimo considerare la regola che dice che non ci sono persone sane di mente, ma solo matti compatibili fra loro (lo dico spesso), direi che il tuo delirio non coincide col delirio di lei.Tu, quando pensi (o pensavi) a una donna per amico, battistianamente, pensavi ad una situazione del genere:

Questa donna discreta, dolce, infinitamente femminile, che è una presenza un po’ sorella e un po’ icona sexy con gli occhiali… che ti è sempre stata vicino fra notti prima degli esami e passeggiate di svago…
Che quando litigavi con la tua donna, o quand’eri ferito da una puttana, andavi da lei e lei benigna ti faceva un panino… Che tu piangi e lei ti mette la tetta in bocca (ah no quella è la mamma).... Questa sottile tensione erotica-latente-cuginesca fra voi… questa donna che è geisha, che è sorella, che è da proteggere, da ironizzare, da capire abbastanza per intendersi, ma non abbastanza da non poter avere una tensione dialettica con lei. Questa donna, insomma, che una sera, divenuta abbastanza cugina da fare onore al proverbio della cosa più divina,e finalmente te la fai.
Ah, che sogno!
Certo è un sogno meraviglioso.

Un sogno, in effetti.

Perché scopri che si tratta del 5% dei casi, e sono in genere casi circostanziati: amici di studio, coinquilini, rapporti insomma che nascono da una convivenza forzata, in cui c’è una sorta di “scheletro” del rapporto, che dà struttura, e tu sei anche giustificato:
“Non faccio l’amico perché sono un coglione, ma perché studiamo insieme.”

Per il resto, escluse le notti prima degli esami varie, l’amicizia con una lei è un’esperienza dura, provante, che vede l’Antonio di turno relegato del ruolo ingratissimo del fac-totum affettivamente sottopagato; questo perché il delirio della donna è leggermente più folle del tuo.
Se tu chiedevi in fondo soltanto una “cugina geisha per passeggiate, panini improvvisati e pompe” (che tutto sommato è un sogno che ha una sua semplicità e plausibilità, e che arricchisce umanamente), lei ha deciso di strafare. Ecco il suo perverso ideale, il suo satanico disegno:


Gigantesco, autorevole e un po' frocio.
Così ti vorrebbe. Ribellati!

Antonio c’è sempre per me. Con lui mi sento sempre sicura, non ci prova ma sa farmi sentire bellissima. E’ forte, protettivo, intelligente, è diverso dagli altri uomini, ma molto molto uomo quando mi aiuta, però gay quando mi capisce. Come un’orata, riesce a cambiare sesso: è solidale a me in certe cose, e diverso da me in altre. E poi mi fa ridere! Quando lui mi sta vicino, ascolta i miei problemi d’amore; quando io sto vicino a lui che ha problemi, per solidarietà gli racconto i miei problemi d’amore.
E’ una persona meravigliosa, gli voglio un bene dell’anima, la nostra è un’amicizia stupenda.
E qui noti, oltre alla componente di delirio narcisistico (tu chiedevi una geisha, lei chiede un mostro disumano) e oltre ad una desolante assenza della parola “pompe” nella descrizione, un’altra cosa:
tu puoi essere molto più utile a lei, che lei a te!
Infatti tu puoi sfacchinare e proteggere.
Oh roccia fraterna!
Oh braccioforte!
Come il motto della Polizia americana, sugli sportelli delle auto della mobile:
to protect and to service.
Eh sì: l’immenso privilegio di ascoltare le fisime amorose della tua amica non è gratis: lo puoi avere (che culo!) al modico prezzo della schiavitù sui lavori pesanti e della solidarietà nel pericolo.
Perché tu diresti:
“Oh… io per la mia sorellina ci sto sempre, ma io pure conto su di lei. Nascerà un rapporto, un confronto, una dialettica.”
NO!
Perché se tu soffri per una donna, l’amica tua a buon bisogno è più incasinata della troia per cui stai penando! E’ della stessa risma. Così come tu, del resto, puoi essere mignottaro come l’ex di lei.
Con la differenza che lui almeno se l’è fatta, e tu no.
Insomma, siete di due fazioni incommisurabili.

Al massimo, infatti, potete darvi reciproca testimonianza sul mondo della fazione opposta:
ma è un ‘campionamento’, spionaggio amoroso, NON AMICIZIA.

Aoh! Amicizia è amicizia eh!
Come disse un mio amico a una che faceva storie perché “non vorrei che uscire rovinasse la nostra amicizia”:
“Amici? Ma che avemo mai magnato ‘nsieme??”

‘Magna’ insieme’ sta per solidarietà, condivisione concreta di cose:
ma un uomo e una donna, se non è per corteggiarsi, che cazzo se devono di’?
E infatti, giustamente, vanno a parlare di ALTRI amori.

Con una donna parlerai sempre di amore:
se non del tuo con lei, di quello di un altro.

Questa Legge scrivitela a fuoco su tavole di pietra, e scagliala mosaicamente sul Vitello d’Oro delle pretese della tua sfruttatrice.

Ci sono casi in cui uno può davvero essere amico di una donna, ma sono casi motivati da quell’eccezione che conferma la regola: ad esempio donne atipiche, lesbiche o, come dicevamo eccezioni. Oppure l’atipico in quel caso è l’uomo.
Oppure, caso già menzionato qui, un’amica che già te l’ha data: l’amica ideale.
Vedi il mio articolo Il Minoico Tributo, e anche Nel boschetto della sua fantasia.
(senza contare ovviamente l'amica brutta che immancabilmente si innamorerà di te: lì tu sei amico, ma lei no.)

Non c'è scampo: come diceva Aristotele, l'amicizia è solo fra PARI. Essendo noi contrari alla parità dei sessi, non possiamo concepire amicizia con le donne.

Se proprio vuoi esserle amico, obbligala continuamente a riconoscere la tua natura, segui queste regolette che io adotto sistematicamente:

- Mettici sempre una componente sessuale:
non so, falle trascrivere sotto dettatura la tua biografia erotica, o mettila a computare il conteggio delle tue amanti, o assumila come coordinatrice del tuo harem.
Fatti procurare donne da lei.
Dovrà portarti periodicamente giovinette in sacrificio, come il tributo al Minotauro.
Purché ella sia costretta continuamente a comprenderTi e riconoscerti (e adorarti) come uomo.
In fondo non te l’ha data, quindi tutto quello che fai è gentilezza tua.
Il tuo tempo è prezioso, tu per ascoltare lei stai interrompendo un attimo la caccia.
Deve ricordarselo.

- Sii alleato e comprensivo, ma regalmente permaloso sulla preziosità del tuo ascolto:
alla seconda volta che ti chiede di interpretare la prossemica di Mirko in base ad una foto in cui il suddetto parla a un’amica (giuro: è capitato anche a me. Pensavo di essere l’unico. A me capitò di dover valutare se dall’espressione in una foto si capisse la sua tendenza al tradimento. Quasi metafisico), tu alzati bruscamente dalla sedia, dai un cazzotto sul tavolo e abbaia:
“BASTA!!!!”
(se lo fai bene, dovrebbe seguire anche un tuono nel Cielo alle tuo parole)
Perché se non lo fai, sai cosa succede?
Succede che lei ti farà leggere un atroce carteggio di 18 pagine di mail da interpretare.
Quindi sii davvero gentile nell’aiutare, ma inflessibile sull’onore.

- Circoscrivi il tuo campo d’azione:
devi ribadire cosa ti compete e cosa no. Ad esempio, la tua amica può chiederti un lavoro pesante, o una protezione, o un parere generico sul mondo maschile, ma non sei tenuto a sapere perché Mirko oggi alle 14:25 stava al cesso, e se c’è un legame fra il negarsi al telefono simulando diarrea e il non amare la tua amica. Perché alcune cose non puoi saperle, e non c’è niente di male.

- Abituala a bastone e carota:
attivati solo e soltanto quando lei dimostra di aver capito le regole del gioco. Ad esempio: in chat:

“Antonio, ciao!“
Ciao Gisella, che racconti? E’ un mese che non ti fai viva!”
“Senti, avrei bisogno di un favore: mi vedi se fra gli amici di Mirko c’è una che si chiama Sabrina?”
“Ho da fare, scusa.”
“Ok. Mi richiami stasera? Grazie…”
“Non posso, mi è apparso San Cellulario da Torpignattara che mi ha detto che se messaggio stasera, Dio mi fulminerà il criceto.”
“Ok: o Potentissimo, Iniziatore di Vergini, tu che vieni accolto dal giubilo delle donne, Signore e Sole, davvero sei il Magnifico. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo Amico Mio. Mi eccito immediatamente se penso a uno che mi appura, a sua concessione, se fra i contatti di Mirko c’è una certa Sabrina. Ma non con urgenza: non la mia ma la Tua volontà sia fatta.”
“Ah ecco. Ora guardo. Sì, c’è Sabrina, ma è meno bella di te.”
“GRAZIE!"
“Prego, ciao.”

Metti i puntini sulle i, anzi in questo sii norvegese, mettili pure sulle o, cioè non importa se esageri:
è in ballo la tua dignità.

Fammi sapere!

Forza e Onore
Antares

lunedì 2 settembre 2013

In arrivo nuovi articoli, nolite timere

Amici, fra l'Estate di mezzo e qualche problemino tecnico, ho pubblicato meno sfondoni di recente. Ma sto lavorando per voi! A presto! Saluti guasconi agli amici, saluti galanti alle signore! E un saluto all'amore mio! Ciao frangetta mia!!! Antares

lunedì 12 agosto 2013

Implicazioni: quello che il tuo amico non dice

Ricevo questa lettera da una signora piuttosto eccentrica che ho intravisto ad una serata letteraria:
(Le immagini le caricherò appena possibile)

Antares, i tuoi pensieri spacconi possono far presa su qualche fan povera di spirito e su qualche sfigato!
Per fortuna, esistono uomini che sono appena appena ad un livello più evoluto, e io ho la fortuna di conoscerli.
Uno si chiama Nomad "Chandra", è un affascinante ragazzo sulla quarantina che già quando ti guarda senti un amore incondizionato (altro che la tua voglia di scopare, caro il mio 'toyboy') e mi ha fatto capire cosa sia il Tantra.
E ho capito quanto sono piccoli e primitivi i maschi come te, sempre a dover esibire!
Un uomo come Nomad non ha bisogno di dimostrare niente, ma questo va al di là delle tue capacità, penso.
Tu fai corsi sul far godere le donne, e ti ho sentito ad una serata in libreria: hai detto a un tizio che "il pisello piccolo è una disgrazia".
A un altro hai consigliato esercizi energetici e cambiamenti di comportamento per migliorare l'erezione!
Ah ecco, è tutto lì quello che sai fare!
"Scopala con più forza, e incrementa le doti!"
Bravo! Pensa un po'... Nomad invece insegna agli uomini quello che lui ha imparato MOLTO prima che tu mettessi su questo blog cafone:
Ho visto cambiare completamente idee un mio amico che ho voluto portare da Nomad, che aveva il complesso del pene piccolo, e credeva di non avere successo con le donne per quello...
E solo un VERO maestro poteva fargli capire che quei complessi non erano suoi, erano frutto della logica patriarcale che ti dice di averlo grosso.
Nomad sa che lui non ha bisogno di averlo grosso per fare l'amore, anzi, ti scandalizzerò: Nomad non ha bisogno nemmeno dell'erezione per amare, lui è al di là dei complessi dell'uomo comune.
Una volta mi ha detto che il mondo è così com'è perché voi maschietti vi preoccupate dell'erezione e non della relazione... dice che dovrebbero esistere farmaci per la relazione, anziché le pillole blu.
Ma questo va oltre il tuo livello.
Continua a fare corsi di machismo e poi veditela tu con il tuo Karma!

Nomad Chandra dice che chi la pensa come te è davvero poco evoluto.
Io sto con Nomad.

Luna dell'Alce del Mattino


Cara Luna dell'Alce del Mattino,
tipo curioso questo Nomad.

MA PERCHE' si chiamano tutti Nomad sti maestri, ne conosco almeno 3-4!
Hanno paura dell'IMU?
Ma vedi, le parole dei maestri sono sempre enigmatiche, e devi saper leggere oltre.
Lui ha detto che ormai non ha bisogno ne' di averlo grosso, ne' dell'erezione per fare l'amore.
Sai cosa significa?
... significa che probabilmente Nomad lo prende al culo.

Allora sì i conti tornano.

O quantomeno, lo avete preso in culo idealmente voi che gli avete creduto.

Nomad Chandra...
Posso chiamarlo Sandra, per fare prima?

Io non ho detto a quel tizio (era alla libreria sì, me lo ricordo) che doveva accettare la sua disgrazia: ho detto semplicemente che doveva prendere atto del fatto che aveva il pisello piccolo, e prescinderne affidandosi agli insegnamenti del Coyote, lo spirito guida che per gli indiani d'America rappresenta il briccone e il nume totemico del pisello piccolo. Oppure di prendere ad esempio il Gorilla, che lo ha piccolo ma è forte e virile.

Della serie: "No, non dire stronzate! E' una disgrazia. Però non ti perdi d'animo, e vinci con l'astuzia. No che ti fai rincoglionire dal primo Nomad arrivato, che deve farti il predicozzo su quanto sei stupido. IO ti rispetto, non quello lì. Io non ti faccio il pistolotto sull'Ego, se ce l'hai di dieci cm! Io ti do soluzioni franche! Nomad ti fa 'il pistolotto sul pistolino', io ti dico di scoparti la tua donna con forza ANCHE SE ce l'hai piccolo."

Cioè, ho più rispetto per uno che ha la coerenza di dire "Io prendo il viagra, magari farò pure un percorso interiore, ok, tutto giusto, per superare i miei complessi in un senso o nell'altro, però come c'è chi prende le pasticche per la pressione o per la tiroide, io le prendo per l'uccello. Senza nulla togliere ad altri insegnamenti. Non dico che è un bene, o che non ho bisogno dell'erezione! CERTO che ne ho bisogno! Serve! E' naturale! Adesso vedo cosa posso fare!"

E' umile, è coerente, non dice puttanate, capisci?

Ho sentito una volta una guru tutta rifatta, tette, labbra, zigomi, parlare ad un incontro di Tantra dicendo che gli uomini devono superare i ridicoli complessi sul pene - ma TU ce lo vieni a di'?? Tu che c'hai er 40% de gomma?
Perché tu "ti regali" le tette per avvicinarti al sogno di te stessa, mentre un pover'omo non può lagnarsi del cazzo piccolo? Ma zitta, no?

E voi esagerate nell'altro senso.
Perché quella s'è riempita di gomma e sputa sentenze sul pisello piccolo, mentre voi andate orgogliosi dei difetti e dovete farli passare da pregi. Come certe santone che, all'opposto della signora di cui sopra, vantano le tette alle ginocchia come simbolo di sandalismo spirituale e "rinuncia al reggiseno".
Come alcuni Greci, che dicevano che il pisello piccolo faceva raffreddare meno lo sperma nel tragitto.
E' chiaro che tutti questi dicono un mare di stronzate!

Quindi direi che del tuo amico devi imparare a leggere quello che non dice,
mentre di me devi leggere bene ciò che dico!

Buon Ferragosto, e fatti qualche bella non-scopata col tuo amico, vediamo se ti piace!

A Nomad, in simpatia... mavvaffanculo va'!

Forza e Onore
Antares